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Archivio Storico Comune di Pietrasanta

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Notizie storiche

Sebbene già in età etrusca vi siano tracce archeologiche di piccoli insediamenti sparsi e in età alto medievale invece abbiamo testimonianze di un borgo e della rocca fortificata di Sala, come centro abitato vero e proprio Pietrasanta appare nel 1242 anche se ufficialmente la sua fondazione e il suo nome sono legate al nobile milanese, podestà di Lucca, Guiscardo da Pietrasanta che nel 1255 riedificò la città.
L'importanza assunta da Pietrasanta e dal suo porto di Motrone vide un incessante succedersi di dominazioni, ribellioni e assedi e più volte fu contesa da Firenze, Lucca (con Castruccio Castracani e successivamente con Paolo Guinigi), Pisa, Genova fino a passare, dopo la dominazione genovese del 1484, di nuovo in mano ai lucchesi.
La contesa per il possesso di questo territorio trovò una definitiva soluzione nel 1513 con il Lodo di Leone X che assegnò Pietrasanta stabilmente, per secoli, al governo di Firenze de' Medici.
Il territorio di Pietrasanta poté così godere di un apparato amministrativo stabile, di piani di bonifica delle terre, della sistemazione del fiume Versilia, della fioritura economica con l'attività estrattiva dei marmi e dell'attività mineraria di estrazione di vari metalli sotto il governo di Cosimo I, di Ferdinando e soprattutto della moglie Cristina di Lorena Signora di Pietrasanta dal 1609.
Con la morte dell'ultimo discendente dei Medici, il Granducato di Toscana passò sotto i Lorena e in particolare fu molto importante per il territorio di Pietrasanta la figura di Pietro Leopoldo (1765-1790) che operò grandi riforme di politica economica, di bonifiche, di ripopolamento, di riordino della magistratura, di riforma del sistema amministrativo e di riforme ecclesiastiche.
Successivamente nel 1799 e poi nel 1807 Pietrasanta viene annessa all'impero Francese fino al 1814 quando, con la caduta di Napoleone, la Restaurazione riporta il governo ai Lorena e con Leopoldo II si assiste ad un ulteriore sviluppo del territorio tanto che lo stesso Granduca nel 1841 insignì Pietrasanta con il titolo di “città nobile”. Con la rinuncia al Granducato di Ferdinando IV il territorio entra nel Regno d'Italia: Pietrasanta è raggiunta dalla linea ferroviaria nel 1861, si creano le “Società di Mutuo Soccorso”, si incrementa la lavorazione del marmo e nei primi decenni del Novecento si ha un notevole sviluppo economico ed urbano della fascia litoranea (nel 1914 si distaccò la frazione di Forte dei Marmi) che si ampliò dopo la Prima guerra mondiale quando si formarono le strutture del nuovo assetto urbanistico della Marina e Pietrasanta iniziò a creare quel tessuto artistico che conosciamo anche oggi. L'arrivo della Seconda guerra mondiale non lasciò indenne questo territorio e frenò lo sviluppo economico, artistico e urbano che riprese però in maniera più decisiva alla fine di essa.

Informazioni sullʼarchivio

Estremi cronologici:
Dal XIV secolo fino al 1949 (fino agli anni '80 del XXI secolo con i Fondi aggregati).
Consistenza
Sezione preunitaria, che consta di 2.852 unità, è costituita dai seguenti Fondi:
  • Diplomatico,
  • Fondo della Comunità e della Cancelleria,
  • Fondo della Mairie,
  • Fondo della Comunità Restaurata e della Cancelleria,
  • Fondo delle Chiese e delle Opere,
  • Fondo delle Istituzioni scolastiche,
  • Fondo delle Istituzioni Pie e di Assistenza,
  • Fondo delle Leggi e dei Bandi,
  • Fondo dei Giusdicenti.
Sezione postunitaria, che consta di 3.202 unità, è costituita:
  • dal Carteggio degli Atti e Affari Comunali,
  • dalle Deliberazioni della Giunta e del Consiglio,
  • dai registri di Protocollo,
  • da parte dei registri delle Liste elettorali,
  • da parte dei registri di Leva e truppa,
  • dai registri di Contabilità,
  • dai registri di Bilancio e previsione,
  • dai registri di entrata ed uscita dell'Annona,
  • dai registri dei Contratti,
  • dai "Mandati post bellica",
  • dall' "assistenza Reduci",
  • dalle "Schede personali",
  • dai "Manifesti e avvisi",
  • dal Fondo San Leone,
  • dal Fondo Sant'Anna e altri.
Vi sono poi Fondi aggregati di archivi privati o di altri enti per un totale di 133 unità e il Fondo Cartografico (in fase di inventariazione) costituito da 59 unità circa.
Notizie sull'archivio
la sezione preunitaria è costituita da vari Fondi documentari che sono relativi ad un'area territoriale più estesa dell'attuale superficie del Comune e la ricchezza di tali Fondi è dovuta al ruolo egemone svolto da Pietrasanta quale sede preferenziale di uffici e magistrature della burocrazia medicea e lorenese, primo tra tutti quello di essere stata sede di Cancelleria e di Giurisdizione.
La sezione postunitaria è costituita in prevalenza dal carteggio e dagli atti amministrativi prodotti dal Comune.
Descrizione del patrimonio documentario
Costituito da oltre 6.000 unità, conserva una cospicua raccolta documentaria che si articola in una sezione preunitaria che va dal XIV secolo al 1865 (della quale fa parte anche il notevole Fondo degli atti inerenti la giurisdizione civile e criminale del Capitanato di Giustizia e del Vicario pressoché completo dal XVI al XIX secolo) e in una sezione postunitaria (dal 1866 al 1947) oltre a Fondi aggregati relativi a persone o a enti che vanno dal XVII secolo fino al XX secolo) e ad un rilevante e prestigioso Fondo Cartografico le cui piante sono databili dal XVII secolo al XX secolo.
Data l'importanza ed il ruolo che ha avuto Pietrasanta nei secoli il patrimonio dell'Archivio storico riveste un notevole interesse storico comprendendo, nella sezione preunitaria, non solo la documentazione relativa alla comunità di Pietrasanta ma anche dell'intero Capitanato (quindi Estimi, Atti del cancelliere, atti di Opere Pie, atti di Giurisdizione civile e criminale, della Banca Attuaria, Atti delle Istituzioni Scolastiche, cartografia e altri Fondi delle Comunità e dei territori di pertinenza del Capitanato stesso).
L'eccezionale interesse storico dell'Archivio è poi attestato anche dalla qualifica di archivio "di particolare importanza" conferitagli con Decreto Ministeriale del 14/11/1974.

Tipologia di Archivio

Archivio storico comunale

Contatti

Indirizzo

Sala consultazione presso la Sala Capigruppo del Palazzo Comunale, piazza "G. Matteotti", 29 - Pietrasanta

Deposito e conservazione del materiale archivistico presso ex Cooperativa di Consumo, via Marconi, - Pietrasanta

Telefono

0584 795517 (martedì e venerdì ore 9:00-13:00)

0584 795500 (centralino biblioteca comunale)

Email

Sito web

https://www.comune.pietrasanta.lu.it/home/comune/amministrazione-trasparente/amministrazione-trasparente-2/organizzazione/articolazione-degli-uffici/archivio-storico/archivio-storico-comunale

Accesso disabili

Accesso parziale

Modalità di consultazione e servizi disponibili

La consultazione della documentazione archivistica avviene previa richiesta telefonica o per e-mail e successivamente viene concordato con l'utente stesso le modalità e i tempi per la consultazione dei documenti.
A disposizione degli utenti l'inventario della sezione preunitaria, della sezione postunitaria e dei Fondi aggregati, database tematici (es. Permessi edilizi), una biblioteca di storia locale che raccoglie anche numerose tesi di laurea, ricerche e relazioni non edite, un servizio di supporto alla consultazione e di orientamento nella ricerca, un servizio di consulenza archivistica e di informazione sul territorio comunale.
Si effettuano per gruppi scolastici attività didattiche e visite guidate su appuntamento.